Il gruppo “Piacenza 1” di S. Antonino che conosciamo oggi nacque nel 1972, grazie ad alcuni ragazzi con tanta voglia di fare gli scout e a un incontro casuale in piazza S. Antonino.
Marco Carubbi e Massimo Panzeri, due inseparabili amici, erano giovani rover che prestavano servizio come aiuto capi con le squadriglie libere del reparto “PC 1”, presso i padri Gesuiti. Alla fine degli anni ‘60, infatti, queste si riunivano alla “Casa dello studente”, alla chiesa del Sacro Cuore. C’erano un doposcuola e un’area con calciobalilla e ping pong, dove molti ragazzi andavano a passare il tempo libero, con una certa confusione. I giovani capi volevano trovare uno spazio più adatto per fare attività scout e far nascere un vero e proprio gruppo. Avevano scelto il bianco e rosso per il fazzolettone che portavano al collo perché erano i colori della città. Nel 1970 c’era solo una squadriglia del “PC1” alla “Casa dello studente”, la squadriglia “Cobra”. Andò al campo estivo in Val di Genova insieme ad altre due squadriglie libere, gestite dal “PC 4”, che allora aveva sede in S. Maria di Campagna. Al campo estivo del 1971 partecipò la squadriglia “Castori”. Cresceva la voglia di trovare una propria sede.
Quella stessa estate Massimo scrisse una lettera a Marco, che era in vacanza con la sua famiglia. C’erano buone notizie! Si era trovato a parlare in piazza S. Antonino con Paolo Gorra, una vecchia conoscenza del “PC 4”. Gli aveva chiesto se conosceva spazi in città dove si potessero trasferire le squadriglie e creare una sede scout… e in effetti, nella parrocchia c’erano locali vuoti che non si usavano più! Paolo suggeriva di rivolgersi al nuovo parroco di S. Antonino, Mons Celso Perini. Marco e Massimo vollero conoscerlo, Paolo li accompagnò in sagrestia e presentò i giovani, che esposero titubanti le proprie richieste… Il parroco rispose sorridente che la cosa lo interessava ma disse di attendere il ritorno del suo curato assente per una gita parrocchiale. Nella data fissata Marco e Massimo si ritrovarono nella canonica e il parroco presentò loro don Gabriele Zancani. Questi si offrì entusiasta all’idea di fare da AE degli scout e li accompagnò a visitare alcuni locali posti al di sopra del vecchio cinema S. Antonino di via S. Vincenzo (dove oggi si trova la mensa della Caritas). C’erano tre stanzoni vuoti: il gruppo aveva una sede!
Subito, ci fu il problema della nomina di un capo brevettato che si facesse carico della responsabilità della nuova unità. Marco e Massimo chiesero a Paolo, che si era formato come educatore scout a Padova ed era già attivo in campi di specializzazione, di svolgere il ruolo di capo reparto, mentre loro facevano gli aiuti. La piccola comunità si rimboccò le maniche e iniziò a realizzare la sistemazione dei locali: pulizia generale; realizzazione di una piccola parete con portoncino; arredo della sede con costruzione di un armadio e due panche per ciascuna delle tre squadriglie. In un piccolo locale adiacente venne destinato a direzione del reparto, dove la staff programmava le attività dei ragazzi. Venne ammobiliato con pezzi offerti da Massimo (credenza con libri e documenti, tavolo e sedie). Venne varato il calendario: uscite mensili; campo invernale; S. Giorgio; campo estivo…
Nell’ottobre 1971 partì ufficialmente l’ attività del gruppo. Il primo censimento fu registrato nel 1972, con due squadriglie e tre capi. Il gruppo si allargò presto: i ragazzi della parrocchia aderirono alla proposta subito, bastò farsi vedere in chiesa e loro si avvicinarono per chiedere di entrare negli scout. In poco tempo si arrivò a tre squadriglie. Il primo campo invernale si tenne nel 1971 a Ferriere, nella casa parrocchiale. Paolo aveva scoperto la casa di Spettine, che sarebbe poi diventata base scout nazionale, e il castello. Le prime uscite furono lì, “collaudando” l'ambiente per le uscite scout, cucinando il pane nel forno, dormendo nel castello. Il nuovo gruppo partecipò al San Giorgio insieme agli altri gruppi della città, alla Bellotta, al parco dei padri belgi di San Damiano. Il campo estivo 1972 fu insieme al Piacenza 4 a Locarno, in Valle dell'Orco, sotto al Gran Paradiso. Nel 1972: Paolo lasciò il ruolo di capo reparto, e divenne maestro dei novizi del noviziato cittadino. Lo sostituì Marco, che restò capo reparto fino al 1977.
Nel maggio 1974, con la fusione a livello nazionale di ASCI (scoutismo maschile) e AGI (scoutismo femminile), i gruppi scout cattolici diventano AGESCI, compreso il PC 1. C’era solo il reparto, con ovvi problemi. Non c’erano bambini che arrivavano dal branco, e chi usciva dal reparto doveva andare in noviziato in altri gruppi, dove poi molti rimanevano. Venne fondato un cerchio di coccinelle, che aggiungeva la presenza di bambine al gruppo fino a quel momento solo maschile. Per volere del commissariato cittadino, formato dai capigruppo, avvenne la fusione per qualche anno con il branco di lupetti di S. Anna, con fazzolettoni azzurri. Per alcuni anni vi fu un “gruppo forte” misto di varie parrocchie, con gemellaggio fra “PC1” e “PC5”. Assorbì il “PC 4” di S. Maria di Campagna, dove l’esperienza scout si andava esaurendo. Si tornò poi di nuovo al gruppo autonomo “Piacenza 1”, con fondazione di branco e reparto anche in S.Savino. Il primo branco del gruppo PC1 di S.Antonino nacque nel 1980. Successivamente si formò anche un reparto di guide, con possibilità finalmente per le coccinelle di passare nel reparto del proprio gruppo. Nel 2002 si svolge il campo di gruppo campo di gruppo per i 30 anni del gruppo a Chambons, Fenestrelle, a tema “Signore degli Anelli”. In quel periodo il gruppo era molto numeroso: c’erano due parrocchie con due branchi misti, il branco dell’Alpe in S. Savino e il branco Waingunga in S.Antonino, e due reparti, il reparto misto Edelweiss in S.Savino e il reparto maschile e femminile Brownsea-Sirio in S.Antonino. I ragazzi e le ragazze che uscivano confluivano poi in uno stesso noviziato e clan del Piacenza 1, il clan “La Torre”, in onore al campanile di S. Antonino.
Il gruppo “Piacenza 1” oggi si riunisce nella parrocchia di S.Antonino e conta un branco e un cerchio di lupetti e coccinelle, un reparto di quattro squadriglie e un clan di giovani adulti, che terminato il cammino scout possono entrare nella Comunità dei Capi. Allo storico assistente ecclesiastico del gruppo, Mons. Gabriele Zancani, è succeduto Don Giuseppe Basini.